Acqua potabile e acqua in bottiglia - Brispal Italia

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La differenza…….fa acqua!



Qualche esempio? Il contenuto massimo di arsenico è di 10 microgrammi/litro per le acque del rubinetto e 200 per le acque minerali. Il cadmio ammesso è 5 microgrammi/litro per gli acquedotti contro i 10 delle acque minerali, i nitrati devono essere assenti nell’acqua potabile e sono permessi nell’acqua minerale, il nichel non è preso neanche in considerazione tra le sostanze pericolose nell’acqua imbottigliata.
Una normativa più permissiva regola il mondo delle acque minerali e questa differenza non è piaciuta molto all’Unione Europea che ha valutato di aprire contro l’Italia una procedura d’infrazione.
La salubrità delle acque di acquedotto è più controllata rispetto alle acque minerali, perché per queste ultime è previsto un campionamento mensile relativo a circa 15 parametri, mentre quelle di rubinetto sono monitorizzate due volte al giorno, in riferimento a circa 30 parametri sanitari.
La quasi totalità di queste acque è commercializzata in bottiglie di plastica che, essendo stoccate in piazzali e trasportate su camion, sono sottoposte al calore dei raggi solari, i quali favoriscono la proliferazione batterica e il rilascio di sostanze chimiche nocive dalle bottiglie (il cancerogeno Cloruro di Vinile Monomero delle bottiglie in PVC). Non dimentichiamo, inoltre, la gestione ambientale di una massa di milioni di bottiglie di plastica, che ingrossano le discariche o finiscono negli inceneritori o termovalorizzatori.
Alcune marche hanno introdotto sul mercato acqua "purificata" (es. acqua Dasani, marchio della Coca Cola, acqua filtrata del fiume Tamigi, venduta a 1,40 euro/500 ml.), cioè sottoposta a procedimento di filtraggio per eliminare tracce di cloro e minerali pesanti. Si tratta di acqua potabile di rubinetto filtrata e imbottigliata.
L'Università di Ginevra ha confrontato dei campioni di acqua minerale e di rubinetto. Il risultato delle analisi non ha rivelato sostanziali differenze se non per la presenza di un quantitativo superiore di minerali nelle acque imbottigliate. La differenza maggiore è da ravvisare nella disparità di costo: l'acqua in bottiglia costa circa 1000 volte di più di quella di rubinetto.
Alla luce di queste considerazioni, possiamo concludere che in Italia la qualità dell'acqua di rubinetto supera o, nel peggiore dei casi, uguaglia quella minerale in bottiglia, se si esclude l'eventuale odore di cloro, che comunque evapora se si ha l'accortezza di riempire la bottiglia d'acqua alcuni minuti prima di berla. Il cloro è utilizzato nel processo di disinfezione delle acque potabili, per la sua capacità di ossidare ed inattivare i batteri e le sostanze organiche eventualmente disciolte nell'acqua.

 
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